Il Tinello

Questo piccolo ambiente veniva utilizzato dai coniugi Da Como per i pasti privati; abbiamo testimonianza, dalle persone che frequentavano la casa, che Ugo Da Como amava trattenersi in questa stanza anche per leggere, scrivere e ascoltare la radio.
Qui compose alcuni suoi importanti studi. Ugo Da Como non era infatti solo un senatore e un uomo pubblico attento alle sorti della Nazione; si dedicò moltissimo agli studi relativi alla storia bresciana, soprattutto dopo il  ritiro dalla vita politica attiva, avvenuto verso il 1920. Era particolarmente legato al periodo napoleonico e risorgimentale e, proprio in questa stanza, riuscì a concludere una delle opere per cui rimane ancora oggi famoso, “I comizi nazionali di Lione per la Costituzione della Repubblica Italiana” che gli vennero commissionati dalla Reale Accademia dei Lincei di Roma e vennero editi da Zanichelli nel 1940.
Nel grande armadio del Tinello è conservato ancora oggi il primo inventario della Biblioteca. Le schede, ordinate alfabeticamente per autore, permettevano di individuare l’esatta collocazione dei libri.
Il notevole comò seicentesco riccamente intagliato è di manifattura bergamasca e il tavolo centrale è apparecchiato con alcune stoviglie in terraglia Wedgwood e vetri soffiati degli anni Trenta.