Colleghi letterati

Bollettino trimestrale del professor Giovanni Rosa
Lettera da Carlo Calcaterra, direttore della rivista Convivium (Milano, 1935)
Cartolina con illustrazione della casa di Dante a Firenze
Prima parte dell'indice del minutario del 1920
Minuta di una lettera inviata a Gabriele D'Annunzio nell'aprile del 1935 dopo averlo conosciuto di persona al Vittoriale
Illustrazione dell'esterno della libreria antiquaria Luzzietti
Minutari degli anni 1922 e 1935
Comunicazione dattiloscritta di Leo Olschki (Firenze, marzo 1930)
Copia di una lettera inviata all'amico Ugo da Como il 16 maggio 1930
Foresti ha raccolto e ordinato con grande cura il suo carteggio. Della corrispondenza in uscita ci sono rimasti i minutari, raccolti in 16 quaderni che vanno dall’aprile 1920 alla fine del 1935. Ogni volume è fornito di un indice con il nome dei destinatari e le lettere sono state numerate progressivamente. Le lettere dei corrispondenti sono state conservate con eguale cura dal Foresti che le ha suddivise alfabeticamente. Nonostante ciò il carteggio conta alcuni ammanchi, significativi quelli delle lettere del Carducci e di Wilkins che sono andate tutte perse.
È molto alto il numero delle comunicazioni con bibliotecari e archivisti cui Foresti si rivolge per commissionare collazioni e ricerche che è impossibilitato a svolgere di persona. Tiene inoltre una fitta corrispondenza con colleghi letterati e altri studiosi con cui scambia notizie e pareri su lavori altrui. Ricorrono nomi illustri come quelli di Gentile, Croce, D’Annunzio, Cian, Calcaterra e Nolhac.
Fitti sono anche i contatti con i principali editori del tempo: Laterza, Hauvette, Formiggini, Priulla, Edouard Champion, Treves. Gli scambi sono legati alla necessità di pubblicare il risultato dei propri lavori permettendo così l’instaurarsi di un fecondo dibattito. La maggior parte delle lettere è legata al lavoro e agli studi, eccezion fatta per il carteggio scambiato con i vecchi compagni di liceo e Università. Tra questi uno dei legami più profondi è senz’altro quello con l’amico Ugo Da Como che gli rimane vicino per tutta la vita e con cui resta sempre in contatto condividendo informazioni inerenti sia il lavoro che la famiglia.